Il lavoro di coppia nella Terapia Breve ci pone davanti a problematiche molto simili a quelle della famiglia, come si può vedere qui. Ci sono diversi modi per gestire la conversazione terapeutica, ma il modo più semplice di affrontare questo lavoro è quello di trattare la coppia come due sedute separate, ma incrociate, in presenza dell’altro partner.
In realtà non è necessario che il partner sia presente per avere un risultato efficace. Per comprendere meglio questo tipo di lavoro, riportiamo un esempio che illustra una situazione tipo.
Lavoro di coppia nella Terapia Breve, le migliori speranze
Protagonisti di questo caso sono Paolo e Daniela, una coppia che era ormai vicino alla rottura, sebbene entrambi desiderassero non arrivare a tale estremo.
A ciascuno è stata posta la domanda: “Quali sono le migliori speranze che nutri in questa terapia?” Ciascuno dei due ha risposto manifestando il desiderio che l’altro cambiasse.
Come spesso accade, le differenze che si potrebbero notare, se tali cambiamenti avvenissero, sono identiche:
“Saremmo in grado di andare avanti come prima.” Da qui si denota un obiettivo comune che diventa lo scopo comune della terapia.
Vediamo ora un dialogo possibile tra Paolo e Daniela che metta in evidenza il ruolo e la strategia del terapeuta di Terapia Breve centrata sulla Soluzione.
Paolo si lamenta col terapeuta del comportamento di Daniela
Terapeuta: Se Paolo fosse stato un po’ meno egoista, se avesse pensato più a te, invece che darti per scontato, questo avrebbe fatto una sostanziale differenza nella tua vita, immagino, è così?
Paolo: Certo.
Terapeuta: Quindi se lei cambiasse in tal senso, come farebbe a sapere che sei contento? Come potresti rispondergli in modo diverso?
Paolo: Beh, se lo facesse, e non sono sicuro di poterlo immaginare, sarei sempre meno arrabbiato.
Terapeuta: Cosa saresti, invece?
Paolo: Sarei più simpatico, gli chiederei della sua giornata, cucinerei e sarei felice e contento di cucinare!
Terapeuta: E se anche tu ti mostrassi più gentile, pensi che lei sarebbe contenta?
Paolo: Certo, mi chiama sempre bastardo scontroso.
Terapeuta: E quindi come si comporterebbe se vedesse meno il “bastardo scontroso” e più la gentilezza?
Paolo: Beh, probabilmente parlerebbe di più, sostiene che non valga la pena di parlare con me perché le faccio venire il mal di testa.
Terapeuta: E tu vorresti che parlasse di più?
Paolo: Sì, le dico sempre che non mi dice mai nulla.
Terapeuta: Allora come le risponderesti se parlasse di più?
Paolo: Forse farei alcune delle cose che piacciono a lei, ma che a me non piacciono molto.
Terapeuta: Per esempio?
Paolo: Forse mi siederei a guardare una serie TV con lei.
Terapeuta: E tu Daniela, da cosa ti accorgeresti che tu e Paolo state andando d’accordo nel modo in cui tu vorresti?
Daniela: Beh, sicuramente non sarebbe più sempre così arrabbiato.
Terapeuta: Mettiamo che il cambiamento avvenisse durante la notte, da quale segnale te ne accorgeresti?
Daniela: Oh, non urlerebbe se stessi per troppo tempo sotto la doccia.
Terapeuta: E cosa farebbe?
Daniela: Sarebbe bello se mi chiedesse di uscire dalla doccia in modo gentile.
Terapeuta E tu, in tal caso, come risponderesti?
Daniela: Sarei sorpresa.
Terapeuta: E poi?
Daniela: E cercherei di fare più veloce.
Terapeuta: Che differenza potrebbe fare per Paolo?
Daniela: Gli rimarrebbe più acqua calda!
Terapeuta: E tutto questo che differenza farebbe su quello che pensi della tua relazione, se una giornata cominciasse in questo modo?
Daniela: Farebbe una gran differenza, comincerei a pensare che vale la pena lottare per tutto questo.
Terapeuta: E Paolo come farebbe a sapere che tu pensi valga la pena lottare per la vostra relazione?
Causa ed effetto
La struttura di questa conversazione è semplice e chiara. Il terapeuta riesce a proporre l’immagine del cambiamento in modo tale che, dopo un po’ di tempo, causa ed effetto si confondano tra loro.
Il problema di chi deve dare il via al cambiamento si perde nel processo e quello che invece emerge e che conta è che un elemento della coppia inizi a fare qualcosa.
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi