Efficacia della Terapia Breve centrata sulla Soluzione: evidenze scientifiche

Nonostante la Terapia Breve centrata sulla Soluzione sia un approccio terapeutico relativamente giovane, in un breve lasso di tempo sono stati raccolti numerosi studi sulla sua efficacia. Si tratta infatti di uno dei pochi approcci in psicoterapia basati sull’evidenza scientifica, a differenza di altri approcci che sono invece basati sulla teoria.

Basti pensare che a oggi esiste un lungo elenco di studi empirici che dimostrano, appunto, l’efficacia della Terapia Breve centrata sulla soluzione.

Efficacia della Terapia Breve centrata sulla soluzione, gli studi empirici

efficacia terapia breve

Aladir Macdonald ha comparato ben 34 studi, rilevando che ben 26 sono a favore dell’approccio centrato sulla soluzione.

Come detto, in un lasso di tempo tutto sommato abbastanza breve, sono stati raccolti numerosi studi che dimostrano l’efficacia dell’approccio terapeutico della Terapia Breve centrata sulla Soluzione, sviluppata da Steve de Shazer e Insoo Kim Berg (puoi approfondire qui).

Al momento ci sono 97 studi empirici sull’efficacia della Terapia Breve, 2 meta-analisi e 2 revisioni sistematiche.

Gli studi randomizzati, già sottoposti a controllo, sono 17 e mettono tutti in evidenza i vantaggi di questo tipo di approccio.

Ci sono poi 9 studi che dimostrano i vantaggi della Terapia Breve rispetto ad altri metodi esistenti.

Alasdair Macdonald ha comparato ben 34 studi, rilevando che ben 26 sono a favore dell’approccio centrato sulla soluzione.

Macdonald evidenzia anche come i dati che suffragano l’efficacia della Terapia Breve centrata sulla soluzione mostrino una percentuale di successo superiore al 60%  entro 3-5 sessioni, su uno studio di oltre 4 mila casi.

Gli studi citati includono, oltre alla terapia e il counseling, anche altri ambiti, tra cui:

  • Reati;
  • abuso di sostanze;
  • violenza domestica;
  • lavoro di gruppo con coppie e con genitori;
  • lavoro con persone anziane;
  • difficoltà fisiche;
  • salute mentale;
  • lavoro coi bambini;
  • istruzione.

Tutti gli studi sono stati condotti in contesti reali.

Campo di applicazione della Terapia Breve centrata sulla Soluzione

Il potenziale campo di applicazione di questo approccio terapeutico, evidenziato e supportato da tali studi, è impressionante. Finora, nessuno di questi studi indica criteri di esclusione chiari ed evidenti.

Non si escludono eventuali pazienti sulla base di motivazioni demografiche. Le differenze demografiche, infatti, non sono considerate significative.

La Terapia Breve centrata sulla soluzione, dunque, sembra essere efficace a prescindere dalla classe e dal contesto sociale. Non tutti gli studi, inoltre, hanno mostrato differenze sulla base della cronicità, sebbene gli studi di Macdonald mostrino una divario rispetto alla direzione prevista.

efficacia terapia breveQuindi, la conoscenza che attualmente si ha di questo approccio terapeutico, mostra un ampio campo di applicazione e di comparabilità con altri trattamenti.

Questo, potenzialmente, consentirebbe ai terapeuti di tentare l’approccio della Terapia Breve centrata sulla Soluzione in ogni referrals.

L’apporto degli studiosi

Abbiamo visto che gli studi effettuati sull’approccio terapeutico della Terapia Breve centrata sulla Soluzione sono stati diversi, ma chi sono gli specialisti che hanno apportato significativi contributi in questo frangente?

Sicuramente, uno di questo è Mark Beyebach, attualmente professore nel Dipartimento di Psicologia e Pedagogia dell’Università Pubblica di Navarra, terapeuta e supervisore in Terapia Familiare.

Autore di oltre 70 pubblicazioni, col suo lavoro a Salamanca, ha contribuito in modo consistente, supportando anche la regola del “se non funziona, fa qualcosa di diverso”.

La ricerca, infatti, suggerisce che, se dopo 3 sessioni non si ravvisa alcun miglioramento, è bene cambiare strategia o cambiare terapeuta.

Molto importante è anche il lavoro di Isebaert che riguarda l’ambito del consumo di alcol, studio effettuato all’Ospedale St. Jean di Bruges, in Belgio.

Questo studio contempla diversi interventi combinati, ambulatoriali, day hospital, con la Terapia Breve centrata sulla Soluzione in pazienti soggetti a un abuso di alcol.

Utilizzando questo tipo di approccio come intervento principale, circa il 50% dei pazienti trattati mostra  di aver osservato un’astinenza a 4 anni dal trattamento, mentre il 25% ha iniziato a moderare il consumo di alcol.

Come si può notare stiamo parlando di cifre importanti che servono a mettere in discussione l’idea che ogni terapia breve sia per sua natura efficace in tempi brevi.

Ora non ci resta che spiegare in cosa consista la brevità di questo tipo di approccio, ma lo faremo nel prossimo post. Se invece vuoi approfondire il metodo e quali siano stati i passaggi più importanti nel tempo, che ne hanno caratterizzato lo sviluppo, puoi leggere qui.

Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi

 

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