Il contratto tra paziente e terapeuta può avere un progetto comune? In linea generale così dovrebbe essere. In particolare, con la Terapia Breve centrata sulla Soluzione, è possibile raggiungere gli obiettivi attraverso la domanda sulle migliori speranze del paziente di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Tale domanda, qualsiasi sia la risposta del paziente, rappresenta il contratto per la terapia. Non sempre però è così semplice, delle volte lo è, delle altre la situazione può essere più complicata.
Negoziazione del contratto, i criteri da considerare
Harry Korman, un terapeuta che opera con l’approccio della Terapia Breve centrata sulla Soluzione in Svezia, a Malmo, ha specificato quali siano i 3 criteri che il terapeuta deve tenere a mente durante la negoziazione del contratto con il proprio paziente, vediamo quali sono:
- Qual è l’obiettivo che il paziente desidera raggiungere;
- L’obiettivo è consono al legittimo mandato del terapeuta;
- Il terapeuta e il paziente che lavorano bene assieme possono sperare di ottenere dei risultati;
Il punto di partenza, la domanda per scoprire le migliori speranze del paziente
Terapeuta: Quali sono le tue migliori speranze riguardo al nostro incontro?
Paziente: Non ne sono sicuro, mi sono sentito piuttosto giù ultimamente.
Terapeuta: Quindi quali sono le migliori speranze che riponi nel nostro incontro venendo qui?
Paziente: Sentirmi meglio, meglio con me stesso.
Terapeuta: Ok, quindi se ti sentissi meglio con te stesso che differenza pensi possa fare questo nella tua quotidianità?
Paziente: Beh, suppongo che mi piacerebbe riprendere in mano la mia vita piuttosto che nascondermi.
Terapeuta: Quindi, successivamente al nostro incontro, potresti renderti conto che ti è stato utile perché ti senti più sicuro di te, ti piaci di più, e hai ripreso in mano la tua vita?
Paziente: Sì, sicuramente.
Un caso semplice
Quello che ho descritto è un caso semplice. In risposta alla domanda del terapeuta il paziente specifica 3 differenze nella sua vita che si adattano alla maggior parte dei mandati legittimi e che, nella maggior parte dei casi, potrebbero essere giudicate perfettamente possibili da raggiungere.
Nei prossimi articoli prenderò in esame le ulteriori opzioni che il terapeuta può avere e che potrebbe utilizzare con risposte più stimolanti alle domande per un progetto comune del contratto.
Flavio Cannistrà
Psicologo, Psicoterapeuta
Esperto di Terapie Brevi,
Terapia a Seduta Singola
e Ipnosi
Bibliografia
Korman, H. (2004) The Common Project